Oggi partecipo al Venerdì del Libro di Paola con due libri di ricette di dolci “senza”, perché ho pensato che magari qualcuno di voi potrebbe essere assalito da una voglia di dolce irrefrenabile che la pasticceria all’angolo non può soddisfare… E con l’occasione, se avete ancora tempo, potrete anche realizzare degli speciali segnalibri con i vostri bimbi…
DOLCI SENZA GLUTINE
Il primo si intitola “Dolcemente senza glutine” di Ernst Knam, edito da Bibliotheca Culinaria. Dell’autore vi ho già parlato in questo post. Il libro l’ho solo sfogliato in negozio e … se i libri fossero commestibili, guardarlo e mangiarlo potrebbero andare in tandem.
Ricettario di dolci senza glutine
“Mangiare senza glutine per stare bene non vuol dire cucinare senza gusto o fantasia. Anzi, la creatività diventa un ingrediente necessario nella cucina per celiaci. Con questo libro ho incontrato un mondo in cui avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta e triticale non possono entrare e invito a viverlo, non come una limitazione, ma in modo positivo. Propongo ricette ricche di gusto, equilibrate dal punto di vista nutrizionale, di facile realizzazione e , da non sottovalutare, belle da vedere. Dolcemente senza glutine è dedicato a tutti i celiaci che desiderano ritrovare la gioia sedendosi a tavola e a tutti coloro che, per curiosità e non per necessità, desiderano provare ricette nuove o nuove versioni di dolci tradizionali.” (Tratto dalla quarta di copertina)
DOLCI SENZA LATTE E SENZA UOVA
Ricettario di dolci senza latte e senza uova
Il secondo si intitola “Dolcezze senza latte e senza uova”, di Deborah Castro, edito da edizioni Red. Attenzione! Il titolo è leggermente fuorviante: i dolci contemporaneamente senza l’uno e l’altro sono solo 13 e a questo proposito mi permetto di suggerirvi di provare le ricette senza latte eliminando anche le uova, perché in alcune ricette sono superflue, mentre in altre la consistenza potrebbe risentirne, a voi scoprire quali.
“Il libro è una raccolta di ricette per chi desidera preparare dolci invitanti e gustosi senza utilizzare né uova, né latte e suoi derivati. Dolcezze senza latte e senza uova nasce dall’esperienza personale dell’autrice a cui un giorno fu diagnosticata un’intolleranza ai latticini. Inizialmente lo sconforto, poi il desiderio di trovare degli ingredienti naturali alternativi che non compromettessero la semplicità della preparazione, il buon sapore e l’aspetto invitante dei dolci. La curiosità, la passione per la cucina e sicuramente la gola sono stati gli stimoli che hanno permesso all’autrice di elaborare con successo un buon numero di ricette da condividere con chiunque si trovi nella sua stessa situazione. Le fotografie sono assolutamente veritiere e sono state eseguite sui dolci preparati dall’autrice stessa. Il libro è suddiviso in tre parti: dolci senza latte classici, dolci senza latte particolarmente adatti ai bambini, dolci senza latte e senza uova. Deborah Castro, mamma di due bambini, è una grande appassionata di cucina.” (Tratto dalla quarta copertina)
A tutti auguro un “dolce” fine settimana insieme gli altri suggerimenti di questo Venerdì del Libro che Paola ha pazientemente riepilogato come segue:
Recensioni passate: qui.
Breve nota che mi sovviene grazie ai commenti postati oggi. I due libri sono ricettari e non libri sulle allergie alimentari: il che significa che sta a voi selezionare gli ingredienti senza allergeni che fanno al caso vostro. Mi spiego meglio: nel ricettario senza glutine, per esempio è indicata di volta in volta la marca di mix di farine senza glutine, ma per tutti gli altri ingredienti, starà al lettore individuare i prodotti senza idonei al suo caso. E la stessa cosa vale per l’altro ricettario, dove per esempio viene indicata una ricetta in cui si usa la pasta sfoglia, per la quale non viene rivelata la ricetta: il lettore potrà utilizzare quella confezionata, previa lettura dell’etichetta, perché ci sono paste sfoglia con e paste sfoglia senza proteine del latte.
Considerazioni personali ulteriori che scontenteranno alcuni.
Allergie e celiachia sono per un numero sempre maggiore di persone un problema autentico, per altri un interesse scaturito dalla professione che svolgono, per alcuni… una moda e in alcuni casi… un business.
Le ricette culinarie esistono probabilmente da quando l’uomo ha scoperto il fuoco… e si tramandano di famiglia in famiglia, tramite libri, riviste, televisione e internet. Solo mia suocere possiede “una bliblioteca culinaria personale” che farebbe vergognare qualche autore moderno che si improvvisa chef o autore e che in alcuni casi ha addirittura scoppiazzato qua e là.
E a questo proposito dico attenzione alle imitazioni, nel senso che oggi c’è chi scrive perché sa di cosa scrive e chi scrive perché gli è stato detto che deve scriverne, sia che si tratti di un libro, sia che si tratti di un articolo nel web e quest’ultimo è molto più pericoloso e rischioso per i non esperti.
Un esempio? Una volta sono incappata in un sito squisitamente rivolto alle mamme, in cui la giornalista o la mamma giornalista che sia, si era improvvisata esperta di svezzamento, quindi o per l’effetto di un taglia e incolla fatto male, o per l’effetto di una svista o chissà cosa, forse solo per mancanza di tempo per approfondire (o forse perché alla madre di un bambino non allergico non verrebbe semplicemente IN MENTE di approfondire), suggeriva di svezzare il bambino con carni bianche, quindi tacchino, pollo, coniglio, agnello perché altresì meno allergizzanti!!!
Orbene, quando Alice aveva 6 mesi e si sapeva che era un soggetto allergico, le allergologhe consultate ai tempi, avevano detto tacchino, coniglio e agnello, a seguire cavallo e DOPO, pollo, in quanto alcuni soggetti particolarmente allergici all’uovo possono avere reazione crociata con la carne di pollo!
No comment. Dico solo, ad ognuno il suo mestiere. Io sono una mamma che mette in rete la sua esperienza, limitatamente a certi aspetti, perché, se volessi, potrei scrivere tanti libri con consigli per l’uso da riempire una biblioteca, ma sarebbero consigli validi per un bambino, ossia mia figlia. Ogni bambino, allergico o meno, è un caso a sé stante.
Da due anni circa (secondo le mie ricerche) c’è stata un’impennata nel settore cucina “senza”: proliferano libri, blog, trasmissioni, siti e blog, stampa specializzata in altro che scrive un articoletto di cucina, che “buttano lì” anche un articolo su celiachia (che va per la maggiore), su intolleranza al lattosio e lentamente anche su allergia al latte vaccino e all’uovo… una ricetta senza… perché tutti ne parlano. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi.