Bambino Allergico a Scuola

  • Questa pagina è in continuo divenire…

… e vi raccoglierò ciò che io ritengo utile sapere sull’argomento, con la preghiera rivolta ai lettori di aiutarmi ad integrarla nell’interesse di tutti i bambini allergici a scuola. 

L’interesse per l’argomento ce l’ho da quando nostra figlia è entrata in comunità (a 4 anni), ma solo dopo che ci è stata consegnata l’adrenalina autoiniettabile (ossia da quest’anno… 2012) ho dovuto approfondire ulteriormente l’argomento.

Il bambino allergico, e/o asmatico, a scuola va aiutato. Così come vanno aiutati i suoi famigliari, i suoi insegnanti, i suoi compagni. Come? In vari modi che passano tutti attraverso la consapevolezza.

Attori coinvolti? Tanti:  i bambini, allergici e i loro compagni, personale a scuola, docente e non docente, istituzioni varie…

In materia di SOMMINISTRAZIONE FARMACI SALVAVITA A SCUOLA è importante sapere che La somministrazione di farmaci all’interno della struttura scolastica è regolata dalla nota del MIUR prot. n. 2312 del 25 /11/2005, in particolare:

Art.4 – Modalità di intervento – La somministrazione di farmaci in orario scolastico deve essere formalmente richiesta dai genitori degli alunni o dagli esercitanti la potestà genitoriale, a fronte della presentazione di una certificazione medica attestante lo stato di malattia dell’alunno con la prescrizione specifica dei farmaci da assumere (conservazione, modalità e tempi di somministrazione, posologia).

I dirigenti scolastici, a seguito della richiesta scritta di somministrazione di farmaci:

effettuano una verifica delle strutture scolastiche, mediante l’individuazione del luogo fisico idoneo per la conservazione e la somministrazione dei farmaci; – concedono, ove richiesta, l’autorizzazione all’accesso ai locali scolastici durante l’orario scolastico ai genitori degli alunni, o a loro delegati, per la somministrazione dei farmaci;

verificano la disponibilità degli operatori scolastici in servizio a garantire la continuità della somministrazione dei farmaci, ove non già autorizzata ai genitori, esercitanti la potestà genitoriale o loro delegati. Gli operatori scolastici possono essere individuati tra il personale docente ed ATA che abbia seguito i corsi di pronto soccorso ai sensi del Decreto legislativo n. 626/94. Potranno, altresì, essere promossi, nell’ambito della programmazione delle attività di formazione degli Uffici Scolastici regionali, specifici moduli formativi per il personale docente ed ATA, anche in collaborazione con le AUSL e gli Assessorati per la Salute e per i Servizi Sociali e le Associazioni.

Qualora nell’edificio scolastico non siano presenti locali idonei, non vi sia alcuna disponibilità alla somministrazione da parte del personale o non vi siano i requisiti professionali necessari a garantire l’assistenza sanitaria, i dirigenti scolastici possono procedere, nell’ambito delle prerogative scaturenti dalla normativa vigente in tema di autonomia scolastica, all’individuazione di altri soggetti istituzionali del territorio con i quali stipulare accordi e convenzioni.

Nel caso in cui non sia attuabile tale soluzione, i dirigenti scolastici possono provvedere all’attivazione di collaborazioni, formalizzate in apposite convenzioni, con i competenti Assessorati per la Salute e per i Servizi sociali, al fine di prevedere interventi coordinati, anche attraverso il ricorso ad Enti ed Associazioni di volontariato (es.: Croce Rossa Italiana, Unità Mobili di Strada).

In difetto delle condizioni sopradescritte, il dirigente scolastico è tenuto a darne comunicazione formale e motivata ai genitori o agli esercitanti la potestà genitoriale e al Sindaco del Comune di residenza dell’alunno per cui è stata avanzata la relativa richiesta.

(Fonte: Archivio Pubblica Istruzione) 

Varie & Eventuali

Informazioni e video on line utile:

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Ultimo aggiornamento: 2017/10

Aggiornamenti del caso sono graditi e l’autrice ne terrà debitamente conto.

9 risposte a “Bambino Allergico a Scuola

  1. Pingback: Il Bambino Allergico A Scuola | mimangiolallergia

  2. daniela

    L’ANGEA ha sviluppato, in collaborazione con il Regina Margherita di Torino e la Croce Rossa, e sponsorizzato dal Rotary, un kit per l’inserimento dei bambini allergici a scuola. Questo kit include non solo la formazione del corpo insegnante e dello staff della scuola, ma anche un corso per gli altri bambini che non soffrono di allergie.

    • Daniela! Io sapevo di questo kit, ma sapevo anche che se ne poteva usufruire solo nell’ambito della Regione Piemonte, o sono informata male? Se ne può fare richiesta, previa iscrizione? Posso scriverti privatamente?

      • danielina

        Ciao Monica,
        ti rispondo qui anche perchè credo che sia un’informazione importante per tutti.
        In effetti, il kit è a disposizione della Regione Piemenonte ma non perchè all’angea siano “cattivi” ed “egoisti”, ma solo perchè con i fondi ricevuti hanno creato 300 kit…troppo pochi per tutti noi!
        Se però riuscissimo a raccogliere fondi, si potrebbe valutare con l’Angea la sua divulgazione al di fuori del Piemonte.

      • Molte sono le iniziative che potrebbero essere attuate per raccolgiere fondi… magari ci sentiamo privatamente…

  3. Daniela B.

    ho un bambino allergico alla frutta secca vorrei sapere per il cioccolato fondente che in teoria potrebbbe mangiarlo ma c’e’ sempre quella maledeta scritta ci potrebbero essere tracce di frutta a guscio secondo voi si puo’ mangiare ? le aziende non si assumono nessuna responsabilita’ puo’ mangiare solo barrette kinder al latte ma penso che anche la Ferrero produca nello stesso stabilimento i roche kinder bueno con nocciole ! vorrei un vostra risposta grazie!

    • Cara Daniela B. (ho cancellato il cognome, perché non so se in realtà era tuo desiderio che comparisse, se ho sbagliato, provvedo a pubblicarlo), io non posso rispondere alla tua domanda senza interpellare l’Azienda, nel senso che ci sono in realtà altri prodotti Kinder che contengono nocciole, per esempio, penso ai Kinder Bueno,più simili come prodotto alle barrette a cui accennavi tu. Il fatto che le barrette non rechino sulla confezione la dicitura “Può contenere…” può significare tante cose, o che si tratta di filiere separate, e quindi escludono contaminazioni (mi era capitato una volta con una pasta sfoglia, e poiché non era utilizzato latte … il direttore di allora del supermercato mi aveva spiegato che non utilizzandolo, escludevano la possibilità di avere contaminazioni…).

      IN OGNI CASO, SOLO l’Azienda produttrice può fugare i tuoi dubbi. Quindi, personalmente, ti suggerirei di metterti a computer e di scrivere direttamente al Servizio Consumatori della Kinder. Fammi sapere. Se hai bisogno di confrontarti prima di scrivere, contattami direttamente via mail: mimangiolallergia (chiocciola) gmail (punto) com. A presto.
      In passato ho avuto lo stesso problema con altri due prodotti in cui non era indicato, e allora le Aziende mi avevano risposto in modo molto trasparente.
      in realtà tu puoi indirizzare all’azienda la tua richiesta di chiarimento, motivandola sulla base di una patologia accertata, e normalmente tutte le aziende rispondono.

  4. silvia

    Ciao mi potresti contattare in quanto noi stiamo creando un protocollo aiutare i bimbi allergici a scuola.

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