Quattro chiacchiere sul Divano del Kikollelab con Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus di Milano.

E io non mangio by RedEdizioniCiuccio, dito in bocca, orsetto, “capricci” a tavola… due libri per indagare il come e il perché di alcuni comportamenti che a volte mettono in difficoltà i genitori e portare a casa indicazioni e suggerimenti utili per i genitori, gli educatori e gli insegnanti e tutti coloro che si pongono domande a cui non sempre trovano risposte…basta-ciucciare-libro_54266

Se ne parlerà mercoledì 14 maggio 2014, alle ore 18:45, al KikolleLab di Milano, con le autrici, Aurora Mastroleo, psicoterapeuta e psicologa, nonché vicepresidente dell’Associaizone Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus, e Marta Bottani, psicologa e corrodinatrice dle Centro. Sul divano insieme a Federica Zagari, socia fondatrice di Kikolle Lab, ci sarà anche mamma Monica del blog mimangiolalelrgia, che modererà l’incontro.

L’evento, che si concluderà con un bell’aperitivo, è gratuito, quindi per ragioni organizzative, affrettatevi a prenotare:

-direttamente in Reception o

– inviando una mail a: info[chiocchiola] kikollelab[punto] com. (Fonte: KikolleLabNews).

Ebbene sì! Per una volta… le domande… le rivolgerò alle autrici vis-à-vis come si suol dire e… una cosa è leggere, una cosa è sentire, un’altra ancora è ascoltare anche le domande di altri e scoprire così che siamo tutti nella stessa barca!

Oggi partecipo al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma con due libri ed un incontro con l’autore (o meglio le autrici).

Di Basta Ciucciare, vi avevo già parlato in questo post.

E io non mangio, invece, lo sto ancora leggendo, ma posso già dirvi che vi troverete cose che ancora non sapevate… per esempio: vi siete mai chiesti perché un bambino al momento della nascita… piange? Vi siete mai chiesti perché un neonato dopo la poppata piange? Vi siete mai chiesti perché lo svezzamento talvolta sia difficoltoso? Probabilmente sì… ma le risposte non sono così scontate e sono molto molto ma molto distanti dalle ipotesi, fantasie, presunte verità dei miei genitori, di quelli di altri, delle amiche o conoscenti, educatori e insegnanti e chiunque altro pensi di avere la risposta in tasca…

Attenzione: i destinatari non sono “solo” mamme/papà in attesa, neo mamme/neopapà, ma anche tutti gli altri genitori che si pongono interrogativi intorno alle “bizzarrie” dei propri figli a tavola (io pensavo di non esserne toccata, ma mi sa che mi tocca…), e tutti quegli educatori/operatori e insegnanti che assistono ai pasti di piccoli e meno piccoli o a certi comportamenti dei bambini che in fondo non hanno una risposta a certi quesiti…

Pensate che io stia esagerando? Pensate che non ci sia bisogno di parlarne? Da quello che vedo e sento… c’è tanto tanto bisogno di confrontarsi, ma soprattutto di ascoltare i nostri figli e di ascoltarci, prima ancora che di sapere come si fa… perché se i genitori oggi subissero un po’ meno pressioni per allineare il proprio comportamento alle aspettative altrui… forse… saprebbero più facilmente darsi le risposte del caso.

In pratica:

[…] L’atto alimentare […] implica uno scambio affettivo, una relazione. Tale peculiarità dell’atto alimentare spiega come mai i pasti possano precocemente diventare anche “teatro” di una protesta, di una oppotività, dunque di una forma di comunicazoine tra il bambino e il suo ambiente. In questi casi il bambino utilizza qualcosa di diverso dalle parole: le lettere dell’alfabeto sono sostituite dal cibo, dalla continua sua incessante richiesta o dal più suo ostinato rifiuto. Il bambino anche molto piccolo può dunque scegliere un determinato comportamento alimentare per esprimere il proprio disagio interiore, a cui è importante prestare attenzione e offrire ascolto.[…]

E intorno alle allergie alimentari… mi sorgerebbero tonnellate di domande, perché penso alle madri che hanno assistito al primo shock anafilattico in fase di passaggio al latte di formula a base di proteine di latte vaccino, pensoa alle mamme che hanno assistito al primo shock anafilattico o anafilassi grave (lo spavento è identico, perdi 20 anni di vita) e che hanno paura ad introdurre qualsiasi cibo nuovo… E via dicendo, ma le allergie alimentari, per ora, non le ho ancora incontrate. Devo prima finire il libro.

Io non amo i manuali con istruzioni per l’uso, perché il più delle volte “il mio caso” è un altro, quello che non rientra negli schemi… e in ogni caso ogni bambino è portatore di una propria specificità, così la sua famiglia, così l’ambiente in cui vive, quindi non può esistere la risposta universale. Come spiegavo anche nella recensione di Basta Ciucciare, gli autori e le autrici di questa collana, spiegano il perché e il per come di certi comportamenti infantili, il loro significato profondo, in un linguaggio comprensibile anche per i non addetti ai lavori, permettendo a ciascuno di trovare la propria personalissima soluzione, proprio perché questi libri rispettano l’unicità dell’individuo, così come quella della famiglia, riconoscendo nei genitori soggetti capaci di fare il loro mestiere e restituendo loro l’autorevolezza che meritano. E non è cosa da poco.

E il divano del KikolleLab è il posto ideale per parlarne, perché chiamarlo “ludoteca” sarebbe riduttivo, piuttosto è, per i bambini un MegaLaboratorio, rispettoso delle loro esigenze, per allenare tutti i cinque sensi a 360°, e allo stesso tempo uno spazio per i genitori che vogliono conoscere altri genitori e che desiderano affrontare i temi che li riguardano da vicino, in una cornice piacevole, supportata dall’eccellente ospitalità delle fondatrici, Federica Zagari e Silvia Longoni (su TopSalute un’intervista recente ad entrambe per conoscerle meglio), dove Silvia merita qualche parolina, perché è stata la prima persona che ho incontrato al Kikolle ed è… una figura difficile da definire per la sua versatilità e bravura, ma soprattutto consolidata esperienza nella prima infanzia, e… non posso non riportare il nostro primo incontro, quando avevano appena aperto ed io incuriosita entrai e chiesi informazioni…

Come sempre in questi casi “buttai lì” una domandina, per sondare la professionalità e competenza (avevano appena aperto, non le conoscevo, dovevo pur indagare, giusto?) e… quando dissi che Alice era allergica e era affetta da dermatite atopica e che quindi la manipolazione del pongo purtroppo non sarebbe andata bene per lei in quel periodo, Silvia non rispose: “Peccato, ma noi lavoriamo così.”, e non rispose nemmeno facendo “quella che so tutto io”, ossia “Non si preoccupi (e quelle sono le volte in cui DEVO preoccuparmi), ne abbiamo avuti tanti di bambini “intolleranti”, sappiamo come fare (non a caso ho scritto intolleranti…). Bensì… “Purtroppo mi sto accorgendo anch’io che i bambini con allergie e dermatite atopica o dermatiti da contatto stanno aumentando, e poiché ogni bambino è diverso dall’altro, l’ideale è che Lei scelga un laboratorio che potrebbe piacere ad Alice, mi dica quali sono le esigenze e poi io vedo di trovare una soluzione e gliela propongo…”

Bene, da quel giorno… non si sono più liberate di me, e sempre da quel giorno, anche quando non ci sono laboratori per Alice, quando posso vado a fare quattro chiacchiere con i genitori che hanno voglia di condividere… l’atmosfera di casa…

Io ci sarò. Chi volesse venire non deve fa altro che inviare la propria conferma di partecipazione via mail info [chiocchiola] kikollelab [punto] com o presentandosi in Reception, perché i posti sono limitati.

Non mi rimane che augurarvi buon proseguimento di fine settimana con gli altri suggerimenti editoriali, per grandi e piccini, di questo Venerdì del Libro di HomeMadeMamma 🙂

9 commenti

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9 risposte a “Quattro chiacchiere sul Divano del Kikollelab con Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus di Milano.

  1. Post molto interessante, condivido molto la filosofia del cercare la propria personalissima soluzione e non propinare delle risposte confezionate. Sarebbe da partecipare a questo incontro, se non fosse piazzato in mezzo alla settimana ci avrei fatto un pensierino.

  2. Sono certa che sarà un bellissimo incontro ed una bellissima esperienza… poi magari mi racconti 😉

  3. Peccato non essere nei paraggi, sopratutto il secondo libro fa al caso nostro ma aspetto un resoconto dell’evento.
    S

    • Ciao Silvia! Spero di riuscire a pubblicare un follow up dell’evento, ma ho in coda alcuni post che urgono da tempo, in ogni caso mi hai dato uno spunto, grazie!

  4. Pingback: Venerdi' del libro: Quattro etti d'amore, grazie |

  5. i libri di “bambinistica” della RED!!!! quanti ricordi!!! ne ho letti un bel po’, quando avevo i bambini piccoli.
    poi non è che i problemi con i bambini si siano ridimensionati, più che altro io mi sono rassegnata… e mi sono messa a cucinare.
    quello del “basta ciucciare” avrei dovuto leggerlo però, mia figlia ha continuato a ciucciarsi il dito…. fino all’anno scorso!

    • Pensa che io… non ne ho mai letto. L’unico che ho letto e divorato dall’inizio alla fine era stato Giocando s’impara, l’unico “manuale” che sia riuscita a leggere… ma ciò che scrivi… mi fa venire in mente un’altra cosa… mia figlia non ha mai avuto il dito in bocca, non ha mai voluto il ciuccio, allattata al seno oltre il periodo canonico dell’anno, ma… negli ultimi anni… si mangia le unghie… e mi chiedo se non rientri in quella sfera… lo chiederò… (scusa, posso chiederti quanti anni ha tua figlia? se no… ti scrivo in privato, così sempre in privato ti dico fino a quando ho allattato;) un abbraccio!

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