LIBRI: Un papà racconta…

“Io adoro i libretti con tante storie, perché non sono ingombranti, si portano ovunque, si possono aprire in ogni momento e non annoiano mai… e il libro che vedete nella foto è uno di quelli. E sebbene l’età di lettura indicata sia a partire dai sette anni, io ad Alice racconto quelle storie già da quando lei ne aveva all’incirca 4 e mezzo… 

“Un papà camionista e un bambino esigente, come tutti i bambini. Il papà viaggia molto e il bambino vuole molte storie. E propone al papà: raccontami una storia ogni sera, come se io fossi in viaggio verso la notte e passassi al casello. Tu mi dai una storia. Io ti do dei baci in cambio, o qualche piccola sorpresa, vedremo. Il papà si chiede: sarà capace di raccontare le storie giuste? Il bambino è sicuro di sì. E naturalmente ha ragione, perché per un bambino le storie inventate dal suo papà sono sempre (quasi sempre) speciali.” 

Tanti racconti, ad ognuno il suo...

Un papà racconta, di Beatrice Masini (la stessa autrice di questo libro), edito da Einaudi Ragazzi contiene fra gli altri un racconto un po’ speciale che tocca una questione un po’ spinosa per noi… e non solo per noi probabilmente, ma naturalmente la cosa nel nostro caso ha ulteriori risvolti legati al fatto che Alice è un soggetto allergico.

Premessa:

“Mamma, voglio un fratellino! Perché non me ne fai uno! Sei ancora giovane!” | “Ma perché desideri tanto un fratellino?” | “Perché voglio avere un cucciolo da coccolare!” | “Bè, in questo caso potremmo chiedere a qualche tua amichetta di prestarci il suo per il tempo necessario…”

La scorsa estate si presenta un’occasione impagabile: una bella giornata in compagnia di una sua cara amica e del suo meraviglioso, dolce, simpaticissimo e adorabile fratellino di 1 e mezzo circa… Risultato a fine giornata:

“Mamma, sai che ti dico? Non lo voglio più un fratellino, però voglio un CANE!”

Dalla padella alla brace…

E questo è il problema: un cane. Alice è figlia unica… ha molti amici, cuginetti, non le manca una fitta rete affettiva… ma le manca … un altro come lei, piccolo … tra qualche anno cambierà idea. Non sto ora qui a scomodare teorie di psicologia spiccia o pro e contro dell’avere un cane in città, in appartamento. E al di là di tutta una valanga di ragioni soggettive per cui propenderemmo per il no, sebbene il marito sia più tentato… c’è un ulteriore fattore soggettivo che ci frena, e l’allergologa non ha lasciato molti dubbi.

Alice al momento non è allergica al pelo di cane (leggermente a quello di gatto, ma nulla le impedisce di accarezzare quelli di amici ecc. l’importante è non averli a casa), ma potrebbe sensibilizzarsi… Quindi si pone una questione non irrilevante: E se noi alla fine decidessimo di prenderle sto benedetto cane, e lei ci si dovesse ovviamente affezionare e se lei con molta probabililità (secondo gli esperti) dovesse diventare allergica… dovremmo allontanare il cane e verrebbe meno il principio per cui lo avremmo acquistato… E’ un dilemma irrisolto, ancora.

Fratellino o Cane? (p. 127) è la storia di un bimbo a cui arrivò un fratellino che lui però non voleva, mentre avrebbe desiderato un cane… E’ un po’ diversa dalla nostra situazione, ma offre un pretesto per parlarne… E sotto sotto vorremmo rischiare… ma poi ci assalgono i dubbi e rimandiamo, ma Alice non molla:”Mamma, non è che io voglio un cane a otto, nove, dieci anni… io lo voglio adesso!”, “Lo so tesoro, ma nella vita ci sono desideri che si possono esaudire subito, altri un po’ dopo, altri molto dopo, altri forse e altri forse mai…” | “E il cane allora? Mai?” | “Forse…” … Snervante! In Germania mia figlia potrebbe essere soprannominata in questi casi “Segennerven!!!”.

E voi cosa fareste al nostro posto?

Altri suggerimenti per questo Venerdì del Libro, iniziativa ideata da Paola. Qui le mie recensioni passate.

p.s. GRAZIE A TUTTI SINCERAMENTE DEI VOSTRI CONTRIBUTI, NE FARò TESORO e comunque si sta sempre più facendo strada dentro di me l’idea della dog sitter, perché unisce l’utile al dilettevole senza implicare una convivenza che potrebbe dover essere  interrotta…

34 commenti

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34 risposte a “LIBRI: Un papà racconta…

  1. Cade proprio a fagiolo il tuo dubbio, ho scritto qualcosa un paio di giorni fa sul mio blog Monica, io sono assolutamente pro al fatto di non far mancare ai bambini la compagnia degli animali. Nel caso di Alice però, e delle sue conclamate allergie, anch’io sarei propensa per il no, e fai bene a procrastinare, correresti il rischio di ritrovarti entro breve a scegliere tra lei ed il cane, con sofferenza indicibile da parte di entrambi, che nel frattempo si sarebbero enormemente legati l’uno all’altra. Non mi dilungo, se ti fa piacere puoi leggere le mie riflessioni sul post. Mi piace anche l’idea-libro di oggi. Da noi il papà è molto più predisposto a raccontare storie piuttosto che leggere libri, mentre per quanto mi riguarda accade esattamente il contrario.
    A presto,
    Ciao

    • Verrò a sbirciare nel blog, ma hai centrato perfettamente il problema… è un dilemma… e mi rendo conto che è ora che ha bisogno di un cane non a 10 anni…

  2. Ciao Monica… questo libro mi fa venire in mente le Storie di Alice e penso siano supporti utilissimi per parlare con i bambini appunto di cose spinose… io recupererei l’idea del fratellino 🙂 oppure proverei con una terza opzione, mia madre faceva spesso così e devo dire che funzionava, forse per l’effetto sorpresa!

    • Jessica… mi sa che penserò alla terza opzione… non so ancora quale sia… però… hai qualche suggerimento?! e non dirmi la sorellina!

      • Non conoscendo personalmente Alice, ti cito le proposte di mia mamma! potresti provare con un gioco ad alto contatto tipo una bambola oppure una gita speciale tutti e tre insieme, oppure con una piantina o un pesce rosso 🙂

      • tua madre mi è proprio simpatica… sai che al pesce rosso non ci avevo pensato, ma lei vuole lo scambio a tu per tu e col pesce o tartarughe come suggerito anche da mammozza… non c’è molto, sto sinceramente pensando alla dog sitter che unisce contatti sporadici ma di spessore, perché sarebbe sempre lo stesso animale, quindi ci sarebbe riconoscimento ecc. vi saprò dire:)

  3. Beatrice Masini è una grande autrice e questo libro che descrivi mi pare che lo confermi alla grande!

    • sì, e a dirti il vero avevo comprato prima questo libro e poi la bambina di burro ma non avevo collegato le due cose… tanto per dirti quanto sono distratta…

  4. Prima o poi il momento della richiesta di un fratellino o di un cane (da noi anche gatto) arriva per tutti… eh eh! Il libro che suggerisci l’ho visto in biblioteca ma ancora non ho avuto occasione di prenderlo ma prima o poi sarà nostro…

  5. Non ti invidio, difficile non accontentare un bambino che desidera molto un cane. Non mi è capitato ma avrei problemi perchè mi da l’impressione che questo desiderio (se forte) non debba considerarsi un capriccio. Prova ad aspettare e vedi come si evolve

    • E in effetti quello di alice non è un capriccio, è da un anno che lo chiede, e più… ma un cane non è un giocattolo che puoi accantonare… ed è chiaro perché lo vuole, per avere compagnia, per avere un cucciolo di cui occuparsi, mi ha già chiesto di occuparmi di lui quando lei è a scuola… ha pianificato quasi tutto, … quello che sa…

    • Qualcosa mi dice che devo scrivere una postilla a questo post:

      LA QUESTIONE DEL FRATELLINO NON SI PONE NEMMENO 🙂

      SOLO QUELLA DEL CANE…

      E comunque grazie kemate del tuo commento, perché mi conferma i dubbi. Magari non diventerà mai allergica, ma se lo diventasse, e per di più con la consapevolezza che per via della sua allergia bisogna allontanare il cane… non so se mi spiego…

  6. Ma per vedere se è allergica non la si potrebbe fare incontrare con un cane, per esempio di amici, e verificare? Altrimenti una volta introdotto a casa il cucciolo sarebbe straziante separarla…

    • Di amici con cani ne abbiamo parecchi e lei ci passa del tempo senza problemi, ma convivere con l’animale e avere quindi un rapporto continuativo è un’altra cosa, nel senso che non sono i contatti sporadici bensì il contatto quotidiano protratto nel tempo che può sensibilizzare… magari fosse così semplice, e infatti quello è il motivo per cui non ci decidiamo…

  7. Non avrei dubbi, il fratellino.
    Una mia amica ha dovuto dar via il suo cane perché il suo bimbo era allergico al pelo, non ti racconto il suo dramma per questa scelta.

  8. Chissà perché immagino che passeremo anche noi da questa fase, anche perché il papi non si pone neppure il problema del fratellino…manco dovesse sfornarlo lui!! Ma in questo caso capisco benissimo le tue titubanze e sono d’accordo anch’io che, se non siete sicuri di poterlo tenere, l’allontanamento causerebbe un grosso dolore in entrambi…sarebbe infinitamente superiore a quello che prova adesso! Provo a darti un’alternativa anche se io stessa, al posto di Alice, non avrei apprezzato: perché non ne adottate uno a distanza? La LAV offre questa soluzione per quei cani che salvano dai combattimenti clandestini… sono andata a dare un’occhiata e ho scoperto che ora danno la possibilità di adottare a distanza anche delle piccole scimmiette: http://www.lav.it/index.php?id=1768 potrebbe aiutarti a rimandare un po’ le sue richieste e avvicinarla a un sentimento di rispetto verso gli animali (hanno bisogno di restare nel loro habitat, ecc…). A me è venuta voglia di adottarne una! 😉

    • Cara Loretta… in realtà io avevo pensato ad un’altra alternativa ancora: la dog sitter:) un’amica ha un bel cagnone e vivono qui vicino… io le ho proposto di andarlo a prendere con alice di tanto in tanto e portarlo al parco… perché quello che vuole alice è il contatto, la compagnia… l’iniziativa è stupenda ma non soddisfa l’esigenza della vicinanza, dello scambio, dell’accudimento… comunque vado a vedere il sito, mi hai incuriosito…

      • jessica

        anke io da piccola volevo un gatto,l’ho avuto a 12 anni,a me sembra ke vi facciate troppi problemi,se nn si può nn si può..dille come stanno le cose,ha circa 7 anni nn 2,ke potrebbe diventare allergica e di godersi gli incontri sporadici di quelli degl’amici..x me è peggio girarci intorno e darle delle false speranze se poi il forse si trasformasse in un no definitivo!

      • Cara Jessica… grazie della tua testimonianza, ma sappi che noi non la illudiamo affatto; le abbiamo illustrato i pro e i contro (non solo quelli legati alla allergia). Il problema in realtà è che ci sono 50 % di probabilità che si sensibilizzi e 50 che non si sensibilizzi, non è sempre bianco o nero… Quindi ci stiamo pensando… Tu hai figli?

  9. Manu

    Cara Monica,ti capisco…
    rimando questione cane da anni,nel frattempo le abbiamo “regalato” un fratellino…..ma al cane ci si pensa sempre…io li adoro e ci terrei ad averne uno.mia figlia,come la tua,e’ già’ positiva a gatto….e’ un bel dilemma, soprattutto se penso che potrebbe tornare dermatite con un contatto continuo.ma se non lo prendi non saprai mai come puo’ reagire,e rimarresti forse sempre con il rimpianto……inoltre in teoria,e sempre in teoria,Alice dovrebbe risultare allergica alla seconda esposizione canina continua.dopo cioe’ che vi siate goduti tutta la vita del vostro cane.ho amici che si sono goduti gatti e cani ,dopo aver lasciato passare del tempo,riprendendone altri hanno dovuto desistere perche’ risultavano allergici.
    Quando e’ morto il mio cane ,alla domenica, andavo al canile e facevo fare un giro a quei poveri cuccioli.ma non e’ la stessa cosa….
    Un salutone manu

    • Grazie Manu del tuo contributo, ne terrò conto:)

      • jessica

        si,ho un bimbo di 3 anni,e tremo al pensiero ke mi chiederà un cane xké ne abbiamo già avuti prima ke nascesse,l’ultima è morta quando lui aveva 3mesi e anke se abbiamo il posto xké abitiamo in campagna nn ne vorrei avere + xké nn abbiamo di recinzione e uno lo hanno ucciso sullo stradone vicino,era 1 pastore tedesco di 4mesi!

      • anche il mio cane era morto investito da un’auto, quindi ti capisco sinceramente. Non è detto che te lo chieda, magari avrà una fase passeggera, io comunque sto seriamente prendendo in considerazione la dog-sitter…

  10. Immagino che non sia la stessa cosa, ma dei pesci, tartarughe, non credo che diano allergie, interagiscono meno, ma richiedono comunque accudimento e responsabilità. Criceti? Hanno il pelo quindi magari danno allergia anche loro, non so!

    • criceti e conigli scartati a priori come dici tu per via del pelo, pesci e tartarughe e uccellini poco interattivi, quindi la terza via mi sembra sempre di più la più abbordabile: DOG SITTER. Ho anche sentito di un corso di “addestramento” rivolto però a bambini delle materne, mi dovrò interessare…

  11. E sia per la dog sitter!
    So che nei canili li cercano, oltre alla tua amica hai altre possibilità.
    Separarsi da un cucciolo se andasse male sarebbe tremendo, conosco più persone cui è successo, sono allergie che arrivano a tradimento (mio zio, p.e., ha avuto gatti per 30 anni ma l’ultimo dopo 3 mesi l’ha ridotto a uno straccio per un’asma violentissima, dipende però tanto anche dal tipo di gatto, pelo, razza, ecc). E’ assolutamente straziante anche per l’animale, tra l’altro, è il principale motivo che mi ferma.
    Leggerai da Michela la mia situazione di marito quasi allergico e noi via troppo spesso per mesi interi. Ma sappi che se potessi contare su cat sitter come voi non esiterei a prendere la coppia di gattini che voglio da che vivo in questa casa… E ti assicuro che non è vero che i gatti sono meno interattivi, anzi…. 🙂

    Bello il libro che segnali, le storie dei papà sono sempre particolari. (anche se l’autrice è donna)

    • Guarda… è già difficile riuscire a organizzarsi con l’amica vicina a casa, figurati raggiungere un canile, non sarei affidabile…
      Certo che con ste allergie non c’è preavviso, mai…
      i gatti sono interattivi… ma dipende dai gatti, io ne ho avuti a bizzeffe, alcuni erano affettuosi e interattivi e altri decisamente meno, i maschi soprattutto…:)

      • 😉 guarda verrrebbe una battuta facile facile sui maschi… noi abbiamo avuto una micia per 18 anni, affettuosa e dolcissima, mia nonna tanti gatti maschi: sempre spavaldi e pronti a scappare di notte. Ti ho detto tutto 😉

  12. Ho seguito con interesse lo “sviluppo” di questo post, anche i commenti sono utilissimi!

    Io sono nella situazione:
    – Mamma, vojo una sorellina?
    – E come la chiamiamo la sorellina?
    – Walter

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