LIBRI: Allergie Alimentari. 100 ricette senza uova, latticini, glutine, frutta a guscio.

“Alice Sherwood, l’autrice di questo libro, è stata catapultata nel mondo delle allergie alimentari quando a suo figlio di due anni fu diagnosticata un’allergia alle uova e alla frutta a guscio. Un “fulmine a ciel sereno” che colpisce milioni di persone. Insoddisfatta delle diete e dei menu disponibili, da allora si è dedicata alla creazione di ricette appetitose e variate. 100 ricette adatti per merende, spuntini e pasti legggeri, ma anche per feste di compleanno per bambini, pranzi eleganti e cene speciali. Si tratta di un ricettario che in realtà ne racchiude quattro, dal momento che ogni ricetta può essere preparata eliminando a scelta uno o più di uno fra i quatttro grandi allergeni: uova, latticini, glutine e frutta a guscio. Il libro affronta inoltre questioni come l’individuazione di cibi alternativi, la lettura delle etichette dei prodotti confezionati e la gestione della vita sociale dalla scuola ai pasti fuori casa. […] Liberamente tratto da “Allergie Alimentari. 100 ricette senza uova ● senza latticini ● senza glutine ● senza frutta a guscio”, di Alice Sherwood, edito da Tecniche Nuove (2008)

Ho acquistato questo libro tre anni fa circa, una breve lettura all’introduzione, una breve lettura qua e là di qualche ricetta e … era lì in attesa di essere consultato. Belle foto, belle ricette, da tutto il mondo, bella grafica (con icone che “a colpo d’occhio indicano se la ricetta è adatta al vostro problema, proponendovi le alternative”), bella l’idea di introdurre il “galateo dell’allergia”, visto da ambedue i lati, ossia di chi ospita, ma anche di chi viene ospitato, bella l’idea di presentare un piano di emergenza in caso di allergie gravi, bella l’idea di proporre suggerimenti per l’alimentazione fuori casa, belle e confortanti anche le considerazioni a margine dell’autrice, tipo a pag. 30, insomma ben strutturato, con un’introduzione sulle allergie e intolleranze che dimostra che l’autrice si è avvalsa della consulenza di un medico competente, che firma anche la prefazione del libro, e con qualche consiglio pratico azzeccato. Ma…

Non so bene da dove cominciare, perché non vorrei essere fraintesa. E’ un bel libro che offre moltissimi spunti sia sul piano culinario sia di pratica quotidiana, soprattutto per chi è stato da poco catapultato in questa realtà, non per me, che dopo un anno avevo già le idee chiare. Spunti creativi per cucinare con gusto, con entusiasmo, allegria, positività da vendere e questo va detto, ma qua e là ci sono delle “interferenze”, tipo:

1) la traduzione dall’inglese di certi termini: “zucchero scuro”, starà per zucchero grezzo di canna; “grasso vegetale solidificato” immagino si riferiscano alla margarina; l’epinefrina è evidentemente l’adrenalina;

2) certi ingredienti “sostitutivi” (p. 48) sono reperibili probabilmente a Londra, dove vive l’autrice, ma non in un paesino italiano, tipo “Monterey Jack”; mentre altri non sono sostitutivi per niente, tipo alla voce latticini, compare la “Mozzarella”, forse intendevano vegana, oppure il “parmigiano”, forse intendevano quello vegano? Ma non credo, perché contiene frutta a guscio:); panna e yogurt sono sostituiti solo da prodotti a base di soia; non so, vorrei chiederlo alla casa editrice, forse delle sviste…

3) …come altre sviste, perché in una variazione (p. 65),che ho letto, senza latticini, si sono dimenticati l’ingrediente sostituto del latte, oppure nella variazione senza glutine della “Focaccia” (che io ribattezzerei Pan Focaccia, perché è così alta che forse a Londra viene venduta come focaccia, ma a Genova come PanFocaccia, appunto) aggiungono lo xantano, ma “rimettono” l’uovo, senza specificare che la ricetta è quindi con uova e quindi non idonea per gli allergici del caso…

4) L’introduzione mostra che l’autrice non vive in Italia e certi consigli non sono applicabili, tipo poter scegliere nel caso della scuola, se portarsi il cibo da casa o pranzare nella mensa scolastica.

Mi fermo qui, ma vi invito a leggere con attenzione, perché non è un manuale da prendere alla lettera, tenete sempre le antennine in funzione.

In ogni caso, Alice Sherwood dimostra di essere una madre attenta, competente, ottimista, creativa, combattente e le riconosco tutto il merito che riconosco anche a tante altre mamme di bimbi allergici, come Fabrizia, Carlotta, Tatiana, Anna, Barbara, Simona, Manu, Irene, Valeria, Fabiana, Gaia, Ornella, Mara, Francesca, e le tantissime altre mamme (e pure qualche papà) che lasciano, e non, commenti in questo blog (che talvolta non oso nemmeno commentare per non guastare la poesia con cui sono scritti), che non hanno scritto un libro, ma si adoperano con lo stesso piglio positivo e ottimista per superare le “piccole” difficoltà quotidiane. Perché se è vero che essere allergici non è come avere la leucemia o altro ancora… è anche vero che per alcuni, pochi si spera, ma sono in aumento, può essere fatale, e le reazioni allergiche sono purtroppo, IMPREVEDIBILI. Pizzicore in gola e gonfiore di un labbro oggi, anafilassi grave domani. Quindi leggete, ma con giudizio 🙂

Questo post partecipa al Venerdì del Libro, di HomeMadeMamma, insieme a tutte le altre recensioni che troverete qui.

Le mie recensioni passate qui.

A tutti un buon fine settimana.

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO.

Oggi ho postato questo articolo perché avevo già preparato la bozza, ma sarò lenta ad approvare i vostri commenti, perché Alice è nuovamente ammalata e la cosa è piuttosto impegnativa. Ma non mancherò di pubblicarle, quindi i vostri contributi sono sempre ben accetti e ben voluti 🙂

18 commenti

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18 risposte a “LIBRI: Allergie Alimentari. 100 ricette senza uova, latticini, glutine, frutta a guscio.

  1. Accidenti, ancora malata. 😦
    Un abbraccio alla piccola Alice e uno forte anche a te (((((Alice e Monica))))
    La recensione è interessante, le valutazioni legittime. Credo che dovresti scrivere all’editore. Sicuramente per le “sviste pericolose” (come il caso dell’uovo, che va beh è macroscopica come svista! sarà un refuso, ma è grave). Una mamma appena catapultata in questo complicato mondo delle allergie, o un parente (io sono cugina di allergico) che in buona fede prova a documentarsi, non è detto che poi abbia sufficiente preparazione per leggere per leggere criticamente come hai fatto tu e potrebbero pagare poi gli allergici. La traduzione “culturale” doveva essere a cura dell’editor italiano immagino, che avrebbe dovuto fornire una nota di qualche pagina dedicata (mi è capitato di vederne, un po’ come quando ci sono parole straniere nel testo “intraducibili” e in fondo c’è la spiegazione oltre alla traduzione di cosa significhino in una certa cultura), magari potresti proporti per farla tu 😉

    Auguri di pronta guarigione.

    • Care Tutte! Vi ringrazio per i vostri preziosi commenti che mi hanno anche un po’ rassicurata sul fatto che non sono stata troppo severa nel giudicare questo libro e che condividete le mie perplessità, senza per questo dire che non è un buon libro, se pensiamo che è stato scritto ben quattro anni fa, in questo campo è un’eternità. Ora i ricettari e le ricette proliferano in rete e in libreria, ma qualche anno fa non era così, però… dobbiamo prendere tutto con le pinze, sempre, parlarne eventualmente anche con il nostro medico, e fare attenzione, perché certi prodotti nascondono molte insidie per i soggetti allergici e bisogna saper scegliere e adattare al proprio caso.
      Scrivere un libro di ricette per i pluriallergici non è impresa semplice, e quindi apprezzo tutte le iniziative, ma rimango in allerta.
      A presto, torno dall’Alicetta…
      p.s.
      Alice ora sta molto meglio, ma venerdì ci ha fatto veramente preoccupare, e le allergie questa volta non c’entravano nulla.

  2. Trovo che questi difetti che hai evidenziato sono spesso presenti nei libri di cucina che non sono editi in Italia… comunque un bel libro!

  3. perdindirindina…

    aspetto che la gnoma guarisca per commentare

  4. Carlotta

    Ciao Monica! Prima di tutto mi auguro che Alice si riprenda presto in vista della trasferta a Sesto Fiorentino che oramai si avvicina!!!
    Poi vorrei ringraziarti per la stima, decisamente reciproca!!!!
    In ultimo passo alla recensione del libro: io ho avuto per molto tempo il pallino della traduzione, fino ad un certo punto della mia vita era il mio obiettivo, dove la componente culturale faceva da padrone sia per lo studio e la comprensione profonda del testo originale sia per la cultura destinataria. Insomma trovo che sia proprio un peccato e quasi un tradimento per l’utente quando questa cura non c’è. Proverò a cercarlo in biblioteca, eviterò di ad ostenere economicamente l’editore per un lavoro un po’ superficiale. lo so sono un po’ severa… Spero di non offendere nessuno.
    Guarisci Alice!!!!

  5. fabrizia

    cara! grazie per avermi citata! sai che hai tutta la mia stima e ti ringrazio per il tempo che ogni tanto riusciamo a condividere!! ti ammiro molto per l’impegno con cui aggiorni il blog, grazie 🙂 un abbraccio!!

    • ornella

      Non ho letto il libro, ma, fidandomi di cio’ che dici, non posso che condividere che le mancanze o gli equivoci non possono che derivare dalla diversità culturale in cui l’autrice vive ed ha concepito il libro.
      Certo, bisognerà fare moOOolta attenzione nel mettere in pratica le ricette.
      Sul fronte della profusa attenzione materna, non posso che ringraziarti per avermi incluso nel “Club esclusivo delle mamme” di cui fa parte la Sherwood.
      Mi ha fatto piacere! Vuol dire che qualcosa ho dato, che tutto l’impegno che ci ho messo ha lasciato un segno.
      A proposito di mozzarella, tu (e voi altre amiche) come la sostituisci? Io ho provato a realizzare la versione vegan (Concita), ma mio figlio non ha molto apprezzato.
      Hai altre alternative ?
      Un abbraccio !
      Auguri di pronta guarigione per la piccola Alice. Consolatevi, è di nuovo inverno e siamo tutti un po’ malatini .

  6. la questione delle “sviste” secondo me va affrontata. anch’io in un libro di un noto pasticcere ho trovato ricette contrassegnate “senza glutine” che prevedevano l’utilizzo di “farina forte” o “farina integrale”. in questo caso si tratta sicuramente di refusi ma pericolosi, appunto.
    secondo me bisogna segnalare. all’editore. all’autore.
    e anche sui nostri blog 🙂

    grazie monica, come sempre

  7. Interessante perchè abbina molte allergie, mentre di solito i libri di cucina ne affrontano una sola alla volta. Certo le sviste della traduzione son grossotte!
    Ti auguro buon weekeend di guarigione!.
    a presto!

  8. Pingback: Homemademamma » Venerdi’ del libro: “Vaticano S.p.A”

  9. Credo che vada segnalata all’editore da un lato, e anche magari alle associazioni di competenza dall’altro (che sono lì anche per esercitare il loro potere di lobby – uso la parola in senso originale e dunque neutro, non negativo).
    In generale, credo che il problema della traduzione culturale resti comunque almeno per certi aspetti insormontabile. Banalmente, come tu stessa sottintendevi, i libri che devono servire per dare aiuto e consiglio in questioni quotidiane specifiche, necessariamente fanno riferimento alla contesto geo-sociale cui si rivolgono. Bene sarebbe probabilmente non tradurli ed eventualmente prendere spunto per costruirne uno simile, nel contesto di arrivo.

  10. barbara

    Che dire…
    È ovvio che i casi di allergia se pur così simili possono essere totalmente diversi….per cui è ovvio che un vero e proprio prontuario da seguire alla lettera non può proprio esistere! Se penso che alla mia cucciola in soli 4 anni di vita,siamo passati da “nessuna allergia” a una “intolleranza” a una “agitazione profusa” a “un severo angioedema” a “un’ orticaria ” sempre per via della sua APLV!!(cosa a cui non riesco ancora a darmi una spiegazione!e ciò che è peggio nessun medico è mai riuscito a darmene!)

    • barbara

      …Ad ogni modo tutto ciò che può e viene fatto per andare incontro a chi vive ogni giorno con questa problematica è sicuramente un dato positivo! E un segno che “qualcosa si muove”
      Anche se ritengo che ci sia bisogno di più informazione,su tutti i fronti!
      Un bacio alla piccola Alice….Monica,come ti capisco!!!!

  11. jessicababytalk

    Grazie di queste riflessioni, e complimenti a tutte le mamme e i papà (e i bambini) impegnati in questo percorso. Un bacio e buona guarigione ad Alice!

  12. mammozza

    Intanto subito un abbraccione forte forte ad Alice e a te. Spero di leggere presto un post di avvenuta guarigione.
    Leggendo la prima parte del post mi stavo convincendo a prenderlo per tenerlo in casa per ogni evenienza ma poi …. forse è meglio aspettare una tradusione più attenta.

  13. Cara Monica, augurissimi di pronta guarigione alla povera Alice, quest’anno particolarmente sfortunata. Il problema delle traduzioni l’ho riscontrato anch’io più volte, soprattutto quando si tratta di libri calati in realtà molto diverse dalla nostra quanto a stile alimentare, come quella anglosassone. Nel caso specifico mi sembra però si tratti di sviste macroscopiche che giustamente come in tante hanno anticipato andrebbero segnalate alla casa editrice. Un abbraccio,
    Michela

  14. Mi spiace per Alice… Ti sono vicina, lo sai, vero? Anche questa volta il libro che proponi è molto interessante ed infinitamente utile per chi ha problemi con gli alimenti. Noi non siamo ancora riusciti a capire quale sia il problema del piccoleto dopo l’ultima orticaria di cui ti ho parlato…

    • Mi dispiace per il piccolo! So quanto è frustrante non sapere, dall’altro ci sono a volte fattori scatenanti insospettabili, quindi ripensa a quella giornata, e prendi nota di tutto, potrebbe esserti di aiuto la prossima volta, che mi auguro non ci sarà mai, ma chi può dirlo… Il sistema immunitario è una macchina delicata… E a volte è sotto pressione, per varie ragioni, malattie infettive, cibi industriali, farmaci, inquinamento atmosferico, eccetera. I medici sempre più confermano queste ipotesi, quindi dobbiamo individuare gli ambiti in cui noi possiamo fare qualcosa, e una madre competente, come lo sei tu, lo sa. Un abbraccio.

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