LIBRI: Cosa tiene accese le stelle…

Cara Paola,

Siamo in montagna e ho difficoltà a connettermi, quindi il post che avevo in programma andrà al prossimo venerdì e per oggi ho scelto un libro che ho appena iniziato a leggere, molto particolare: Cosa tiene accese le stelle, di Mario Calabresi, edito da Mondadori.

«Una sera di novembre del 1955 mia nonna, che aveva quarant’anni, riconquistò la libertà e si sentì felice: aveva preso in mano un libro ed era riuscita a leggere qualche pagina prima di addormentarsi.» Di solito Maria, la nonna di Mario Calabresi, andava a letto esausta, dopo una giornata spesa a lavare montagne di lenzuola e pannolini. Quella sera, quella in cui per la prima volta aveva usato la lavatrice, è stata, nei suoi ricordi, lo spartiacque tra il prima e il dopo. Oltre mezzo secolo più tardi ci siamo quasi dimenticati di quelle conquiste vissute così straordinariamente; oggi, anzi, il nichilismo, la sfiducia, il fatalismo sono gli umori e i sentimenti più diffusi nel Paese: gli anziani hanno nostalgia del passato, i giovani si rassegnano alla mancanza di prospettive, ed è comune la convinzione di essere capitati a vivere nella stagione peggiore della nostra Storia.

Per definire questo malessere e capire quale sia la strada per uscirne, Calabresi ha ricomposto i frammenti di un tempo in cui si faceva fatica a vivere ma era sempre accesa una speranza, e di un presente così paralizzato da non riuscire a mettere a fuoco l’esempio di chi non ha mai smesso di credere nel futuro.
«Per riprendere coraggio, per trovare ossigeno, mi sono rimesso a viaggiare nella memoria. Chi lo fa si sente immediatamente più forte: se ce l’hanno fatta loro, possiamo farcela anche noi.» Un grande viaggio nel vissuto del nostro Paese attraverso le storie di chi – scienziati, artisti, imprenditori, giornalisti e persone comuni – è stato capace di inseguire i propri sogni, affrontando a testa alta le sfide collettive e individuali del mondo di oggi. C’è chi è riuscito a offrire una speranza per i malati incurabili, chi è diventato un prestigioso astronomo e spera ancora di vedere l’uomo su Marte, chi ha trasformato la sua tesi di laurea in un’azienda californiana di successo, e chi ha deciso di cambiare il proprio destino giocando l’unica carta a sua disposizione, lo studio. Per intuire che in mezzo allo sconforto diffuso la strada esiste, perché coltivando le proprie passioni non si rimane delusi e perché la libertà si conquista, anche, con la volontà. Per scoprire un giacimento di vita, energia e coraggio, un luogo in cui «le stelle si sono accese per guidare il cammino degli uomini, la loro fantasia, i loro sogni, per insegnarci a non tenere la testa bassa, nemmeno quando è buio».

Bastasse la volontà a liberarci dalle allergie … ma noi combatteremo:)

Questo post partecipa al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma, ma per qualche ragione tecnica a me sconosciuta non riesco a linkare al suo post… Ci riproverò appena possibile, ma perdo continuamente la connessione… quindi mi fermo qui e auguro a tutti un buon fine settimana… con un buon libro:) e senza allergie…

26/02 Sono tornata e riporto qui di seguito le altre partecipanti a questo Venerdì del Libro:

Moonlitgirl, MammaMoglieDonna, IlMondodiCì, Lekemate, Sly-lamiavitainunblog, aScuolaconMatilde, SlumberlandMensSana, CreaFamily, MadreCreativa, MestierediMamma, MammaGiochiamo, aCasaConLaMamma, MamminaFortunata, LaStanzadiLauraAllemanda, AliceLand, MammaClaudiaeleAvventuredelTopastro, Libri-Stefania, PrioritàePassioni, AggiungiUnPostoAtavola, TraTeatroeArte, CaraLilly, BallandoConSofia, SueGiùPerLaPianura, IlMioGrandeCaos, UnConventionalMom, Flaviolandia,WhyMumWhy, LibrieParole, FrascaFrescaColtivandofrafornelliemonelli

20 commenti

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20 risposte a “LIBRI: Cosa tiene accese le stelle…

  1. Ci voleva! ripercorrere la strada che ha portato al progresso e domandarci come mai – con tutti questi aggeggi salvatempo – non abbiamo mai tempo.

    Non capisco se ci complichiamo le giornate o la vita si è complicata da se’ e siamo costretti a starle dietro. Ci sarà una risposta? Proverò a cercarla nel libro.

    alessandra

    • Mi scuso tantissimo se pubblico solo ora i vostri commenti, ma in montagna non riuscivo a collegarmi ;(
      Quindi,
      @Alessandra, … se leggi il primo capitolo, capisci subito che c’è tecnologia e tecnologia… ma non so se troverai quella risposta… lo leggo e poi te lo dico:)
      @’pvona, non ho mai letto nulla di Calabresi, quindi il libro mi appare come “black box”… ti saprò dire
      @smile, sai che non ho ben capito come si articoli il libro, perché ogni capitolo è il sogno realizzato di qualcuno e si sa i sogni sono tutti diversi, e necessariamente un sogno nasce da una base positiva, altrimenti muore in partenza,ma mi rendo conto che devo proprio leggerlo e andare oltre il primo capitolo…
      @Parlare con i bimbi, il primo capitolo mi ha entusiasmata, speriamo anche il seguito
      @Maris, sì, devo ammettere che è un libro singolare e senza allergie… bé, ne parliamo un’altra volta:)
      @Cì, hai ragione, siamo nella parte “abbastanza fortunata” del mondo, se penso che ci sono zone di guerra, zone di povertà, ma… potremmo fare di più e di meglio… ma è un temone:) p.s. in montagna abbiamo avuto una piccola avventura che ha cambiato leggermente i nostri piani e ha divertito molto alice, … ne parlerò presto:)
      @Giorgia, leggi il primo capitolo…
      @Fabipasticcio… per l’anima avrei qualche altro libro da consigliarti:) ma questo allarga gli orizzonti forse…

  2. Onestamente non mi ha entusiasmato. Trovo Calabresi un ottimo giornalista, la Stampa il miglior quotidiano italiano. Ma come saggista non mi convince del tutto, dai tempi di Spingendo la notte più in là.

  3. Ciao Monica,

    di Calabresi ho letto Spingendo la notte più in là e mi era piaciuto davvero molto! questo libro mi attira ma in un momento in cui non ripongo molta fiducia nel futuro (dell’Italia e mio personale) ho paura che mi “irriti” per l’eccessiva positività … che dici? buon weekend! Cinzia

  4. Ciao Monica, è proprio vero che la prospettiva storica ci può aiutare, dev’essere un bel libro, grazie di avercene parlato! Jessica

  5. Ma guarda tu che libro davvero particolare…una segnalazione più che interessante, Monica….grazie!
    Spero che la tua connessione internet faccia meno i capricci nei prossimi giorni che sarai in montagna!
    Intanto se mi leggi intanto che sei lì buon divertimento…senza allergie 🙂

  6. ciao Monica, sono contenta siate in montagna.
    Qui è primavera, spero anche lì 🙂
    Non conosco il libro. Personalmente non penso siamo nella stagione peggiore della storia e speranze ne ho, soprattutto considerando che siamo nati nella fetta di mondo fortunata 🙂
    Mi piace il messaggio di fondo del libro.
    Convengo che salute a parte (ma tu / voi siete sicuramente combattenti in gambissima), volere è potere e moltissimo del nostro presente e futuro dipende dalle nostre scelte, dalla nostra volontà. E questo se ci pensi è una occasione da non farsi sfuggire.
    ciao!

  7. lo avevo visto ma non aveva suscitato interesse però leggendo cio che scrivi non mi disiace!

  8. Un buon libro è sempre una ottima medicina, magari non ti guarisce fisicamente, però guarisce e nutre l’anima. Mi ha davvero incuriosito questo tuo libro. Grazie♥♥♥

  9. Sembra molto bello, grazie per la segnalazione!!!!

  10. Letto, sinceramente mi aspettavo di più, mi è piaciuto senza entusiasmarmi, dopo un paio di capitoli mi è sembrato tutto uguale, però tutto sommato si legge.

    • @Kemate
      @Laura,
      il primo capitolo mi ha entusiasmato, ma temo anch’io che i capitoli successivi non siano altrettanto entusiasmanti… forse è per questo che sono ferma al primo capitolo ancora…

  11. Credo che alcuni dei problemi e dello stress di oggi siano un po’ autoindotti. Se ci arrabbiamo perchè suona sempre il cellulare, basta spegnerlo e il mondo va avanti lo stesso, così le corse casa-scuola-lavoro-supermercato-palestra-scuola-palestra-casa etc.. Ora che viviamo nel benessere (almeno noi che scriviamo su un blog) non deve essere proprio questo a complicarci la vita.

    • Concordo con te mammozza, e in città si amplificano i comportamenti compulsivi di ogni tipo e se non ti adegui viene additata di voler fare l’anticonformista, la diversa, ma… il blog dove lo metti nella classifica?

  12. Sono un po’ provocatoria: dobbiamo sempre ispirarci ad altri per trovare il coraggio? Non sarebbe meglio cercarlo dentro di sè?

    • Scusa, in un primo momento non avevo capito la domanda, ora mi è tutto chiaro: certo che no! Non dobbiamo, e non è un suggeritore di sogni, è solo un invito a non smettere di sognare, ma devo finire il libro…

      • Scusami: ho letto che questo libro intende dare degli “esempi” di coraggio per vedere la vita in modo diverso, più positivo. Per questo mi chiedevo se non possiamo trovare questo coraggio dentro di noi… Spero di essere stata chiara, ora 🙂

      • Non scusarti! Se leggi il primo capitolo capisci l’umore del libro: racconta di quando sua nonna ha deciso di restituire il regalo del marito: un’auto, per comprarsi la lavatrice! e guadagnare così il tempo per fare quello che più desiderava da tempo: leggersi un buon libro…

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