LIBRI: La Scuola delle Principesse

“La Scuola delle Principesse”, V. French, De Agostini

Oggi niente allergie e dermatite atopica, bensì puro svago per delle piccole lettrici in erba (Alice andrà a scuola a settembre, ma mi sta tartassando, perché vorrebbe leggere da sola). Premessa importante: questo post non vuole essere un invito all’acquisto, se vostra figlia dovesse insistere, quanto ha fatto la mia, per comprare un libro della serie “La Scuola delle Principesse”, di Vivian French, editi da De Agostini, con illustrazioni di Sarah Gibb, non temete, è meno peggio di quello che potrebbe sembrare all’apparenza, anzi…

Eravamo andate in una libreria ben fornita, dove porto periodicamente Alice, perché possa scegliere qualche libro (altrimenti sono io che scelgo per lei, ma sta diventando “grande” e da un po’ di tempo ho notato che non si accontenta più di dare un’occhiata all’immagine di copertina, bensì vuole anche conoscere i titoli e le trame…).

Situazione tipo:”Mamma, tu guardati in giro da quella parte, io vado a curiosare di là!”. Bene. O male. A un certo punto sento urlare dal fondo della sala:”Maaaaaaaaaaaaaaaaamma! Vieni, corri, ho trovato!”.

Io già mi immaginavo un bel libro sui vulcani (sua passione dall’anno scorso), oppure sui dinosauri (seconda passione), oppure sui fantasmi e mostri (terza passione del momento). E invece no. Si trattava di una serie di libri su come diventare delle perfette principesse!!!!

Le prime due pagine, avente per oggetto i paradigmi della Reale Scuola Palatina per la formazione delle Perfette Principesse, mi avevano fatto impallidire e non sapevo come dirlo per non offendere mia figlia: abbigliamento e accessori richiesti, da venti abiti da sera a venti abiti da giorno, da dodici diademi a stivali da equitazione…. senza parlare dei corsi: dall’arte di parlare coi draghi a come scendere le scale con impeccabile stile regale…

Ho cercato di dissuaderla, ma mi rendevo conto che per criticare bisogna conoscere e lei mi chiedeva con insistenza perché non fosse giusto acquistarlo:( Così, con riluttanza poco mascherata, ho accettato di acquistarne UNO e UNO soltanto, scelto ovviamente dalla mia adorata figlioletta: “Principessa Elisa e il cucciolo di drago” (i draghi sono la quarta passione di Alice in questa fase). Non ha nemmeno voluto aspettare di arrivare a casa e ho dovuto leggerglielo sull’autobus! Con i passeggeri che mi guardavo tra il curioso e l’impietosito.

Però… Leggendo pazientemente il libro, pronta a commentare ferocemente ogni accenno a vanità, superbia, superficialità che mi aspettavo di trovarvi, ho invece, con mia grande sorpresa, scoperto che per ricevere i Punti Diadema, oltre a dover superare delle prove (tipo esami) bisogna essere virtuose. Mi spiego meglio. Di questi tempi mi sento una mosca bianca. Io cerco di insegnare a mia figlia la buona educazione, a essere onesta, leale, generosa, altruista, ordinata, a non essere superba, a vestirsi adeguatamente in base alle circostanze, eccetera eccettera eccetera! Peccato che Alice  mi faccia notare continuamente:”Ma mamma, ma perché Tizio ha detto così? Tu mi dici che non si dice… Perché Tizio ha fatto così? Non si fa!”. Hai ragione, ma nella vita, ti assicuro, essere ben educati, rispettare il prossimo, sentirsi liberi di fare ciò che si vuole finché non si mina la libertà altrui, eccetera eccetera eccetera, ripaga, sempre (forse)! Ammetto che in questa missione mi sento talvolta un po’ sola. Qualche amica che condivide con me quei valori esiste ovviamente, ma non è così scontato.

Poi scopro questi libercoli che sono un inno a coraggio, onestà, lealtà, generosità, amicizia, buona educazione, rinuncia, e sì gioia, voglia di divertirsi, di vivere la propria età, da principesse, ma quello è il male minore. Alice, Chiara, Elisa, Giulia, Sara e Sofia, sono sei amiche inseparabili, accomunate dal desiderio di diventare perfette principesse, che condividono gioie, dolori, delusioni, scoperte e si sostengono nei momenti difficili come solo le vere amiche sanno fare.

Al termine del racconto c’è sempre una sezione dedicata ai “Consigli da Principessa”, in viene riportata anche una ricetta. Nel libro “Principessa Elisa e il cucciolo di drago” c’è la ricetta dei “Muffin delle Fate”, ovviamente proibitiva per gli allergici, ma come dice Alice “Ma mamma, che problema c’è, noi possiamo fare i nostri muffin! I muffin di Alice!”.

Morale della favola? Ve la dirò con le parole di Re Rodolfo (Principessa Alice e la scarpetta di Cristallo):

“A dire il vero mia cara, ritengo che leggere sia un’occupazione assai utile e piacevole. Un libro ha sempre qualcosa da insegnare.”

Questi libercoli partecipano alla splendida iniziativa Il Venerdì del Libro, di HomeMadeMamma, e qui di seguito gli altri suggerimenti:

6 commenti

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6 risposte a “LIBRI: La Scuola delle Principesse

  1. Pingback: Homemademamma » Un Venerdì del libro…infuocato

  2. Altra dimostrazione di come l’apparenza inganni!

    • Sì, e credo che completeremo la serie, sono curiosa di sapere quali qualità hanno le altre principesse… ed è proprio vero, ogni libro ha sempre qualcosa da insegnare, e vale la pena arrivare sino alla fine, anche se certe volte ci sono libri di cui proprio non riesco a vedere la fine, pochi, ma esistono!

  3. Questi libercoli, come li chiami tu, non sembrano poi così male dai! Quello di cui ho parlato io, forse è per lettrici un po’ più adulte, ma comunque, sotto la tua supervisione, magari puoi leggerlo a tua figlia! Sono contenta che si sia parlato di un libro che ho recensito in casa vostra…è ganza questa cosa!
    Quanto al tuo dilemma sui buoni insegnamenti, ti capisco (anche se io non sono ancora mamma di nessuno) e condivido…purtroppo le cose buone sono anche spesso quelle più faticose e ardue, ma sono convinta che ripagano…se non altro nei propri confronti e nel sentirsi a posto con se stessi e con la nostra coscienza. Anche se nel mondo di oggi certi valori sembrano rari come un’eclissi di sole, sono sicura che se tramandati ai propri figli faranno loro di sicuro del bene (anche se a volte sembra che non sia così, perchè di solito sono sempre gli arroganti, i cattivi, i menefreghisti e i presuntuosi che sembrano avere la meglio, ma in realtà sappiamo che non è così!)
    In bocca al lupo e a presto…in uno dei nostri blog! ciao 😉

    • Sì, certi valori sono veramente rari… e a volte non sono così convinta che la meglio l’abbiano i “buoni, ben educati, onesti e leali”… ma bisogna pur credere in qualcosa! Grazie e alla prossima:)

  4. viola

    sono bellissimi!

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