LIBRI: Fiabe da leggere e da ascoltare… per distrarsi e per “separarsi”

Libri con cd audio by mimangiolallergiaL’abitudine all’ascolto non è innata, secondo me, bensì si apprendere in moltissimi modi e fra i tanti sicuramente rientra anche l’ascolto di una fiaba, sia che questa sia raccontata a voce alta da un adulto, sia che questa sia raccontata… tramite un cd audio.

E volendo aggiungere una nota personale, affidare, di tanto in tanto, la lettura di una fiaba ad un’altra voce narrante, aiuta anche la “povera” mamma che accudisce giorno e notte il/la figlioletto/figlioletta malata, a prendersi una meritata pausa… Mamme in ascolto, voi che ne dite?

Per il Venerdì del Libro odierno di HomeMadeMamma, non presenterò un libro o una serie, bensì una modalità di lettura… Per vostra informazione comunque, i libri nella foto appartengono alla collana della Fabbri Editore, Le piccole fiabe da Ascoltare, costituite da libro + cd con i classici: Cenerentola, Pollicino, Cappuccetto Rosso, Biancaneve (versione originale, ossia dove è evidente che è tonta, perché ci casca tre volte!! E ogni volta che la leggo io, Alice si sbelica dalle risate, perché recito perfettamente la parte della “tonta”), e così via.

Indipendentemente dalla storia, suggerisco di leggere una o più volte insieme, commentando, verificando stati d’animo del piccolo ascoltatore durante, prima di lasciare i bambini da soli ad ascoltare, perché l’ascolto riesca più spontaneo e privo di imprevisti 🙂 Mi spiego meglio: mentre della Pimpa mi fido, della Bella e la Bestia o della Sirenetta no, perché  “i cattivi e le cattive” fanno davvero paura.

La parola “ascolto” si presta per essere letta sotto diversi punti di vista e quest’oggi mi limiterò a riferirmi all’ascolto di fiabe nei periodi di malattia, in cui i bambini – o almeno così è nostra figlia -, sono decisamente più esigenti, e più richiedenti, trasformandosi in piccole “cozze”, indipendentemente dall’età.

Io non ho alcun problema a leggere a voce alta, anzi, le leggo libri ovunque: a letto, in treno, in autobus, in aereo, nelle diverse sale d’attesa e via dicendo, sin dai primi mesi.

Ci sono momenti in cui però io sono richiesta e succede che 1) ho da fare 2) non voglio essere disponibile.

Alice è figlia unica e la sua camera è purtroppo in un punto lontano dalla cucina o dall’angolo studio in soggiorno, dove c’è il computer. Stare da sola quando sta bene le piace anche, quando è ammalata, decisamente meno.

Così, già da qualche anno ho abituato Alice ad ascoltare nella sua cameretta, nel suo letto, le sue fiabe, con il suo lettore cd portatile regalatole dalla Nonna Lele (se c’è qualche nonna in ascolto, ecco il prossimo regalo).

Non voglio entrare oggi nel merito del legame madre-figlio allergico (medio-grave), ma il rischio della simbiosi è alto, tanto più se trattasi di figlio unico. E a dirlo è una mamma. La sottoscritta.  Me ne rendo conto, ma sono anche abbastanza consapevole di questo rischio, quindi qua e là ho cercato e cerco, nel limite delle mie conoscenze e capacità, di ritagliare spazi in cui Alice possa fare esperienza, anche se nel piccolo, di stare da sola e di fare a meno di me, anche se io sono presente. Ora non so spiegarmi con altre parole, ma una volta, ai tempi dell’università, durante un seminario, ci era stato passato questo concetto come fondamentale per la costruzione dell’io del bambino e della sua autostima… A piccoli passi, si diventa grandi. Quindi, prima di spedirli al campus con l’aspettativa che diventino autonomi… facciamo fare loro esperienza in famiglia… e qui mi fermo, perché oggi sono esausta, in quanto è stata una settimana piuttosto impegnativa, perché… se l’influenza per un bimbo normo-sano è già impegnativa, per un bimbo atopico… può esserlo ancora di più, ma questo sarà il tema del prossimo post!

A tutti un buon fine settimana.

14 commenti

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14 risposte a “LIBRI: Fiabe da leggere e da ascoltare… per distrarsi e per “separarsi”

  1. valeria

    Condivido Monica, anche i miei figli amano sentirmi raccontare favole. Io li avevo abituati a storie avventurose che inventavo sul momento, molto divertenti ma che avevano il difetto di non esser ripetibili parola per parola. Invece c’è un momento nel quale è una loro esigenza il sentir ripetere…e dopo aver letto e riletto Bianca e Bernie infinite volte ho finalmente scoperto il mangiacassette e la serie di Geronimo Stilton, davvero simpatica e movimentata, come piace a loro!
    Ancora oggi che il grande ha 13 anni ed il secondo 8, ci sono serate in cui racconto loro favole inventate, serate del cd (nel tempo ci siamo aggiornati!) ed altre serate di autolettura, ciascuno ha sul comodino un libro di sua scelta e se lo legge autonomamente!

    • Hai ragione. Avevo dimenticato l’atto del ripetere…
      Anch’io come te inventavo storie sempre con lo stesso protagonista, pasticcione, disubbidiente, che si cacciava nei pasticci… e pensa… sto pensando di trascriverle… come mi ha suggerito il papà di Alice, per lasciarle un ricordo. Sono racconti che Alice mi chiede ancora che le racconti, soprattutto quelli in cui il protagonista è veramente molto imprudente… Tu cosa dici Vale… che forse mi voglia lanciare qualche messaggio sublimale?!?! Detto tra me e te che leggi fra le righe;)

  2. Ciao Monica. Annoto la tua segnalazione. Con la mia piccola celiaca (5 anni) vale ancora la richiesta della favola tutta intera ogni sera. Intendo dire tutto il libro. Un supporto audio mi aiuterebbe, pecialmente tra un pò quando i suoi 2 fratellini gemelli richiederanno la loro storia!!
    Grazie,
    Ellen

    • Accipicchia! 2 gemelli + una! Che coraggio!
      L’ascolto di una fiaba con cd non deve sostituirsi alla tua lettura, bensì può aggiungersi, in una piacevole alternanza:)
      Grazie a te!

  3. Amo leggere ad alta voce e giocare con le voci dei protagonisti e ero gelosa di questo mio momento con loro (oltre a quello dedicato all’accudimento!). Ultimamente, quando causa lavoro stressante e stanchezza, gli occhi “si incrociavano” la sera obbligandomi a sforzi eccessivi, ho lasciato che mio marito mi “sostituisse” con i CD e proprio con quelle favole che hai fotografato. Hanno apprezzato e io mi sono riposata un po’……pero’ ci sono rimasta male quando mio figlio ha scritto in un compito a scuola che le favole le sentiva “alla radio” (il compito è capitato proprio in quelle sere in cui ho abdicato e siccome per mio figlio la sintesi è sovrana ha preferito non dilungarsi…..). 😦
    alessandra

    • Non mi preoccuperei più di tanto, tu puoi tornare a leggere quando vuoi e mica deve succedere per forza la sera! Anche nel fine settimana possono esserci momenti per leggere qualche pagina insieme, però tuo figlio mi fa ridere “alla radio”, non è male come sintesi e mi fai ricordare che io ascoltavo le fiabe pure alla radio (ai nostri tempi succedeva… io sono un po’ più vecchietta di te, mi sa…)

      E’ solo una pausa:) Io penso invece a quando non mi chiederà più di leggere…

      • ilmiograndecaos

        Preferisco non pensare a quando non ci chiederanno piu’ di leggere, anche solo come scusa per non stare da soli……
        Credo, pero’,non perderanno mai.il piacere di una voce a loro servizio: magari sceglieranno solo certe letture e sicuramente non lo racconteranno in giro! io – che non sono piu’ vecchia di te e che ho ben solo un doppio 4 d’eta’ – ho.iniziata a frequentare un gruppo di lettura ad alta voce. grandi che leggono per granfi. quelle sere sento le “farfalle nello stomaco”….

  4. Quella collana la possiedo tutta, per dono di mio padre alla nipotina e mia figlia amava tantissimo mettersi a letto e godersi l’audio!

  5. Pingback: Venerdi’ del libro: Mani in gioco | Homemademamma

  6. A me piace leggerle le fiabe ad alta voce e fare tutti le vocine dei personaggi, però ricordo che da piccola ascoltavo le favole dei Fratelli Fabbri editori sui 45 giri (adesso sembra preistoria!) e le seguivo sui librini e sognavo ad occhi aperti su quelle magiche avventure. Credo che ci voglia anche il tempo per elaborare le storie da soli, oltre a quello condiviso della lettura, quindi ben vengano le mitiche fiabe sonore, io ricordo ancora la sigla “A mille ce n’è nel mio cuore di fiabe da narrar”…..
    buona serata!

    • Eccola la canzoncina!
      “A mille ce n’è nel mio cuore di fiabe da narrar”…..
      Non mi venivano le parole ma la musichetta la ricordo ancora ora e mi fa venire i brividi e non so perché, brividi buoni, che fanno sentire al sicuro, a casa… anch’io li avevo… ma mia madre non credo li abbia conservati 😦 grazie di avermelo ricordato!

  7. Già, è importante e allo stesso tempo anche bello imparare l’arte dell’ascolto e anche quella della crescita e della progressiva indipendenza! Buona guarigione per tua figlia e in bocca al lupo per tutto! 🙂

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