Settimana dell’Allergia Alimentare | immagine di http://www.foodallergyitalia.org
Il Centro di Specializzazione Regionale per lo Studio e la Cura delle Allergie e delle Intolleranze Alimentari del Veneto (Centro Allergie Alimentari Regione Veneto) e Food Allergy Italia, in collaborazione con l’associazione Irlandese SAFEFOOD ed i ricercatori dell’Università di Cork (Irlanda), stanno analizzando se il Regolamento UE n. 1169/2011, che richiede ai ristoratori di fornire ai consumatori le informazioni relative alla presenza dei 14 principali allergeni all’interno delle loro preparazioni, abbia effettivamente migliorato la percezione di sicurezza ed il piacere di mangiare fuori.
La Tua opinione è importante per capire se la legislazione abbia portato benefici alle famiglie e ai pazienti che soffrono di allergie ed intolleranze alimentari, in particolare per quanto riguarda la capacità dei ristoranti di servire alimenti sicuri.
Quindi, ti chiediamo di compilare sul link https://www.surveymonkey.com/r/QT3HS8K (tempo richiesto per la compilazione 15 min. circa) il seguente questionario (in forma anonima) in qualità di:
👉 genitore di paziente con allergia alimentare;
👉 parente prossimo di una persona con allergia alimentare;
👉 adulto con allergia alimentare.
Ti ringraziamo per la preziosa collaborazione, certi che questa iniziativa sia a vantaggio della sicurezza e della qualità della vita di pazienti e famiglie.
La referente per lo Studio è la Dott.ssa Laura Polloni.
Buona Settimana dell’Allergia Alimentare a tutti noi!
Per chi desiderasse ricevere maggiori informazioni sull’indagine in materia di Regolamento UE sopraccitato, può contattare direttamente il Centro Allergie Alimentari Regione Veneto/Contatti (Referente dottoressa Laura Polloni).
Questo il manifesto che compare nella neonata pagina Facebook di FoodAllergy Italia, rivolto a pazienti e famiglie di pazienti che quotidianamente toccano con mano il rischio legato al mangiar fuori casa (dalla mensa aziendale, universitaria, scolastica al ristorante, bar o albergo che sia).
Se è vero che dobbiamo gioire per l’entrata in vigore del Regolamento UE n. 1169/2011* esiste, è pur vero che la sua applicazione varia da Paese a Paese in Europa, da città a città nella singola nazione, così come il controllo da parte di chi dovrebbe “sorvegliare” varia spostandoci geograficamente. Noi possiamo dirci fortunati, perché collezioniamo da sempre esperienze positive, ma non mancano quelle negative, però… se posso esprimere un pensiero ad alta voce, non è la coercizione la soluzione, o il timore della pena, o almeno non solo.
Le esperienze positive hanno tutte un comun denominatore: passione per il proprio lavoro, accompagnate da competenza, aggiornamento, alta professionalità, il che non è necessariamente una prerogativa del lusso, in quanto noi spaziamo dall’esercizio famigliare a quello meno famigliare. Il Regolamento è uno soltanto e una soltanto dovrebbe essere la sua messa in pratica, ma si sa che quando si ha a che fare con le persone… ci si addentra in un mondo molto variegato e devo ammettere che altrettanto variegato è però anche il mondo dei pazienti allergici e delle loro famiglie (nel senso che non tutti sono ugualmente informati, e non tutti possono magari contare su una rete di contatti e aiuti come possono offrire le associazioni di pazienti), così come lo è quello degli addetti ai lavori che rilasciano informazioni, questo per dire che il Regolamento è sicuramente la base di partenza, ma ognuno deve fare la sua parte.
Se non avete letto altro in merito in questo blog, potreste leggere nel blog questi due post che vi segnalo:
11/11/2015 Allergeni in etichetta, come la mettiamo con le contaminazioni?
30/03/2012 L’Etichetta. Che cosa dice il nuovo Regolamento UE in materia di allergeni
Non mi rimane che darvi appuntamento alla prossima puntata…