LETTURE: Allergia alle proteine del latte e carenze di calcio. Il punto di vista di un chimico.

Foto tratta dall’articolo di Lorenzo Acerra apparso su Promiseland

Oggi desidero condividere con tutti voi una lettura molto interessante, non solo per coloro che sono allergici a proteine del latte e dell’uovo (quali fonti elettive, in Occidente, di calcio e Vit D), ma anche per tutti i non allergici, in quanto il fabbisogno di calcio in bambini e adolescenti raccomandato dai pediatri in generale condiziona enormemente le abitudini alimentari di una famiglia, al di là di ciò che piace e non piace. E qui mi vengono in mente molti bambini che conosco, i quali non gradiscono affatto il formaggio, grana o altro tipo, latte… e le madri si disperano, vanno in ansia, tampinano i pediatri che danno loro integrazioni di calcio sintetico. 

Non mi aspetto che questa lettura modifichi il vostro modo di pensare, ma vorrei che insinuasse in voi un ragionevole dubbio.

Poiché è un argomento complesso, controverso, delicato e molto ampio, oggi voglio solo invitarvi alla lettura, non solo dell’articolo, ma anche dei commenti allo stesso che troverete nel sito di Promiseland: Un articolo di Lorenzo Acerra *. 

Personalmente vi dico che noi abbiamo optato per una via di mezzo, poiché Alice non mangia tutti gli alimenti sostitutivi, e nella dovuta quantità, che potrebbero contribuire a ridurre il rischio di carenza di calcio e Vit. D, ma la nostra è una scelta soggettiva, condivisa da un medico e non dall’altro, perché se provate a chiedere a cinque medici (quello che ho fatto io) se e quanto calcio dovrebbe assumere nostra figlia per scongiurare osteoporosi in età adulta… avrete cinque risposte differenti:

  • uno ha risposto: 500mg/g tutti i giorni (365)
  • un altro ha risposto: 400mg/g tutti i giorni per due mesi, sospensione di due mesi e riprendere
  • un altro ancora ha risposto: poco, non si sa quanto, tipo 200 mg/g tutti i giorni senza sospensioni
  • l’ultimo: nulla, tanta attività fisica, sole, alimentazione variata con cereali integrali, meglio se in chicco, legumi a volontà (noi potremmo solo fagioli e ceci), niente carne e salumi, verdure a tutto spiano, semi oleosi, frutta a guscio, soia senza esagerare.

Io comprendo che la problematica si presti per molteplici interpretazioni, però… CHE FARE nel caso di un bambino pluriallergico?!?

Lasciate i vostri commenti e torniamo a parlarne, dopo che avrete letto l’articolo però…

*Qualche info sull’autore dell’articolo: Lorenzo Acerrra, laureato in chimica industriale, attivista per quasi dieci anni nell’ambito delle intossicazioni da mercurio, relatore ai seminari della Società italiana di medicina funzionale (SIMF), è stato uno dei soci fondatori dell’Associazione per la difesa dalle otturazioni di mercurio (ADOM). Ha pubblicato vari libri di medicina naturale tra cui i best-seller Denti tossici e Magnesio (Macro Edizioni). È autore del libro Il Mal di Latte.

8 commenti

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8 risposte a “LETTURE: Allergia alle proteine del latte e carenze di calcio. Il punto di vista di un chimico.

  1. Guarda avevo letto anch’io qualche anno fa che nei continenti tipo America Europa, dove il consumo di latte è maggiore, le fratture sono maggiori di quei paesi che per povertà non assumono latticini. E poi vogliamo parlare del ferro negli spinaci???Praticamente inesistente???Mah!Ci sono davvero tante cose da sapere, e ora con la diffusione delle informazioni non c’è più la scusa del non lo sapevo. Ognuno è responsabile per questo mondo!

  2. barbara

    La questione “integrazione di calcio” è sempre stata un grande punto interrogativo per me! Lavinia che non ha mai assunto latte praticamente dalla nascita(se non grazie all’ allattamento al seno durato 14mesi),non ha mai assunto nessuna integrazione”artificiale” di calcio.
    È vero che medico che vai parere che trovi….ma io ho sempre nutrito un certo dubbio nei confronti del calcio artificiale,e il tuo post di oggi forse….mi rasserena e dà ragione alle mie convinzioni(dettate più che altro dall’ istinto!)
    La pediatra che ha tenuto in cura Lavinia dalla marcia fino ai 3 anni non mi ha mai parlato di un eventuale integrazione di calcio,fino a quando….un anno fa parlando del mio piccolino che non ama il latte,si è detta preoccupata per una sua eventuale carenza di calcio,consigliandomi un’ integrazione!e Lavinia allora..?!!..,
    Ed eccomi in crisi x ciò che avrei dovuto fare ma che (per fiducia)non ho fatto!
    Successivamente…l’allergologo mi disse che basta mangiare verdure,specie i broccoli (e lei ne va matta x fortuna!),per non incorrere in carenze!
    Voi che ne pensate? Quanto ne sapete a riguardo?

    • ornella

      Quando mio figlio era piccolino, su consiglio del pediatra, facemmo un unico tentativo con un integratore di calcio. Risultato: Bollicine e prurito anomalo.
      Quindi via anche l’integratore e la parola d’ordine fu quanto enunciato al punto 4: Variare, variare, variare.
      Broccoli, legumi, frutta, mandorle a go go e, unica aggiunta, acqua ricca di calcio (Sangemini) e la giusta esposizione al sole d’estate.
      Mio figlio sembra essere cresciuto bene, eccome !
      Ci vuole solo molto impegno e fantasia per variare facendo i conti con le loro limitazioni, ma ce la si fa.
      Ciao!

      • Ornella: GRAZIE. E tuo figlio ha ormai 20 anni! Certo un medico potrebbe obiettare: ma ha fatto una MOC? Che ne sapete voi che a 60 anni non avrà le ossa bucate… Questo mi è stato detto!
        Io continuo a raccogliere info per riflettere…

  3. jessicababytalk

    Un tema complesso, seguo con interesse la discussione, grazie!

      • ornella

        Giusto Monica, ho chiesto ripetutamente al nostro medico di fargli fare una MOC, perche’ sono pienamente d’accordo con te.Chi può dire come sarà la sua struttura ossea nell’età in cui il calcio non si accumula più, ma andrà via via impoverendosi, ma il medico ritiene che …facendo un’alimentazione molto variata, il suo fabbisogno di calcio è soddisfatto.
        Ci dobbiano fidare ??????

      • O santa paletta… tu hai sentito anche un ortopedico?

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